L’UNIONE DEGLI ORDINI FORENSI DELLA SICILIA
prende atto della ferma protesta portata avanti in quest'ultimo periodo dai giudici onorari, partita da Palermo e passata anche da Messina e Napoli per arrivare fino a Milano, da interpretare come un campanello d'allarme dell'ormai indifferibile necessità di un intervento legislativo al riguardo.
E' doveroso precisare che i giudici onorari hanno sostenuto un concorso per titoli e la loro opera professionale innegabilmente fornisce un apporto fondamentale per il funzionamento dell’apparato giudiziario italiano. Tuttavia vengono retribuiti a “cottimo” in relazione al numero delle udienze e degli atti redatti, oltre ad essere esclusi da ogni forma di tutela previdenziale e assistenziale, rimanendo privi di qualsivoglia sostegno economico in caso di malattia o maternità.
La recente riforma della magistratura onoraria con la cosiddetta Legge Orlando (D.Lgs. n. 116/2017) non elimina le criticità e anzi rischia di ridurre la tutela dei diritti, con inevitabili ricadute sulla organizzazione e sulla funzionalità della giurisdizione e, in definitiva, con pregiudizio e limitazione del diritto di difesa di tutti i cittadini.
I giudici onorari in Italia ormai da troppo tempo continuano a rimanere dei "precari della giustizia", pur essendo stati recentemente riconosciuti dalla Corte di Giustizia Europea magistrati europei e lavoratori ai sensi e per gli effetti delle Direttive dell’Unione, nella causa n. 658/18 con la sentenza del 16.07.2020 - UX contro il Governo italiano.
Auspica
pertanto, che la protesta degli interessati venga ascoltata, attraverso seri e concreti interventi nazionali e comunitari, atti non solo a riconoscere e garantire i diritti previdenziali, assistenziali e retributivi, ma anche a fornire gli strumenti che consentano ai giudici onorari di continuare ad amministrare giustizia in maniera serena e dignitosa.
Palermo, 19.12.2020
Il Segretario
Avv. Antonella Martina Nigrone
Il Presidente
Avv. Giuseppe Di Stefano